L’insurtech è in ottima salute: secondo i dati elaborati da ResearchAndMarkets.com, il valore del mercato globale di questo settore è stato di 532,7 milioni di dollari nel 2018 e si prevede supererà il miliardo di dollari entro il 2023.
La trasformazione digitale nell’industria assicurativa, come in altre industry, è trainata dall’innovazione portata dalle startup, che sempre di più in collaborazione con grandi imprese, ma spesso anche con le forze proprie e i soldi del venture capital, sta riuscendo a rivoluzionare un settore fermo da decenni. Le startup insurtech fioriscono in tutto il mondo e la competizione è cominciata anche tra loro: la società di consulenza britannica Oxbow Partners ha selezionato le 25 startup insurtech emergenti con il maggior potenziale in relazione all’impatto sul mercato assicurativo e alla scalabilità del progetto. (Qui puoi leggere il report in versione completa). Nella classifica non c’è, per quest’anno, nessuna startup italiana.
Le startup insurtech top 25 sono suddivise per area:
- Distribuzione: Finabro, FloodFlash, Inshur, Yulife e Zeguro
- Supporto alla distribuzione: Broker Insights, Element, Hokodo, Laka, Ottonova e Tremor
- Analisi dei dati: Concirrus, DQPro, Inforcehub, Metabiota, Pharm3r e Shepherd
- Operazioni: Artificial Labs, Digital Insurance Group, Insly, McKenzie Intelligence, OnSiteIQ e Whitespace
- Sinistri: Bdeo e Snapsheet
Startup Insurtech Area Distribuzione
Finabro. Piattaforma digitale diretta agli europei di lingua tedesca, ha sede a Vienna e l’obiettivo quello di rendere più facile accantonare risparmi ai fini pensionistici. Nel 2019 il progetto è quello di moltiplicare la clientela in Austria e Germania e raddoppiare il team di lavoro.
FloodFlash. Fondata a Londra, il suo scopo è quello di “ripensare la copertura per il rischio inondazioni” attraverso un prodotto assicurativo parametrico. Nel 2019 l’azienda partirà con un progetto-pilota negli Usa.
Inshur. Presente negli Usa e in Gran Bretagna, fornisce un prodotto assicurativo su misura per gli autisti di servizi della gig economy come Uber, Lyft e Gett. Nel 2019 l’obiettivo è quello di incrementare la presenza nelle aree già coperte e di valutare l’espansione in nuove aree.
yulife. Fondata a Londra nel 2016, fornisce assicurazioni vita come benefit aziendali ai dipendenti delle Pmi, ricompensandoli con punti (chiamati yucoin, spendibili per l’acquisto di diversi prodotti) per i comportamenti salutari. Nel 2019 l’obiettivo è di incrementare le vendite del 30% al mese, lanciando anche un’offerta diretta ai consumatori e nuovi prodotti assicurativi.
Zeguro. Servizio di “cybersicurezza virtuale”, aiuta le Pmi a ridurre il rischio di essere colpite da attacchi informativi e, al tempo stesso, fornisce un’assicurazione che copre eventuali falle. Presente negli Usa e in Gran Bretagna, nel 2019 conta di espandersi in nuove aree.
Startup Insurtech Area Supporto alla distribuzione
Laka. Compagnia londinese, fornisce un servizio di assicurazione “retroattiva” per i ciclisti. L’obiettivo per il 2019 è quello di espandersi in Malesia, ma anche di lanciare altri prodotti non legati alle biciclette.
Ottonova. Fondata in Germania, è una compagnia di assicurazione sulla salute privata che offre un servizio di assistenza digitale agli assicurati (ad esempio per fissare appuntamenti per visite mediche). Nel 2019 la compagnia conta di incrementare la sua base di clientela.
Broker Insights. Fondata in Gran Bretagna, ha compe obiettivo quello di incrementare la trasparenza tra broker e assicuratori, fornendo a questi ultimi informazioni sul portafoglio degli agenti. Nel 2019 la compagnia punta ad incrementare il numero di broker che utilizzano il suo servizio.
Element. Nata in Germania, l’azienda sviluppa prodotti assicurativi digitali su misura venduti però non direttamente ma solo attraverso società di assicurazione e altri brand. Nel 2019 il progetto è di sviluppare maggiormente la piattaforma e di ampliare la presenza internazionale.
Hokodo. Fornisce prodotti assicurativi e finanziari di nicchia alle Pmi che, senza la piattaforma della società britannica, non vi avrebbero accesso. Nel 2019 l’obiettivo è quello di integrarsi con almeno 8 piattaforme partner espandendosi in Germania e Francia.
Tremor. Piattaforma statunitense di aste per i prodotti riassicurativi, ha l’obiettivo di ottimizzarne il mercato. Nel 2019 programma di tenere sulla propria piattaforma molte più aste dello scorso anno.
Startup Insurtech Area Analisi dei dati
Concirrus. Società britannica, ha creato la piattaforma Quest che fornisce analisi su big data per valutare i rischi nel mercato delle assicurazioni marittime e veicolari. Nel 2019 programma di diversificare la propria offerta.
DQPro. Fondata in Gran Bretagna, fornisce agli assicuratori uno strumento per monitorare la qualità dei loro dati. Nel 2019 ha l’obiettivo di raddoppiare la propria clientela.
InforceHub. Nata in Gran Bretagna, la società aiuta assicuratori del ramo vita e di quello pensionistico a riallacciare i rapporti con la propria clientela attraverso interazioni dirette senza intermediari.
Metabiota. L’azienda statunitense fornisce agli assicuratori strumenti di analisi e quantificazione del rischio e dell’impatto finanziario delle epidemie.
pharm3r. Piattaforma newyorkese di aggregazione e analisi da diverse fonti di dati, attraverso IA e machine learning genera report relativi alle criticità delle case farmaceutiche fornendo così agli assicuratori la possibilità di valutare i rischi.
Shepherd. Società britannica, fornisce analisi di rischio per assicuratori e manager di proprietà grazie a una rete di sensori IoT. Nel 2019 valuta l’espansione negli Usa.
Startup Insurtech Area Operazioni
Artificial Labs. Piattaforma di assicurazione digitale londinese, copre tutte le necessità delle società assicurative, dalla creazione delle polizze alla distribuzione. Nel 2019 punta a una partnership con Ping An per l’espansione in Cina.
Digital Insurance Group. Nata dalla fusione di due aziende insurtech (Knip e l’olandese SaaS), offre soluzioni digitali integrate nei 6 Paesi nei quali è presente. Nel 2019 punta a espandersi in altri Paesi.
Insly. Società londinese, fornisce software su cloud per società assicurative, agenti e broker. Nel 2019 ha l’obiettivo di rendere più configurabile il proprio software.
McKenzie Intelligence Services. Fondata a Londra, fornisce dati di intelligence geospaziali per validare le richieste di risarcimento dovute a catastrofi naturali come terremoti, incendi e inondazioni. Nel 2019 l’obiettivo è quello di incrementare la clientela.
OnSiteIQ. Società di New York, fornisce documentazione fotografica a 360° che consentono a proprietari, immobiliaristi e assicuratori di “passeggiare virtualmente” nelle proprietà. Nel 2019 l’obiettivo è quello di espandersi all’interno degli Stati Uniti.
Whitespace. Società londinese, il suo scopo è quello di favorire la trasformazione digitale del mercato londinese: il suo software trasforma la documentazione Word e pdf in contratti leggibili universalmente.
Startup Insurtech Area Sinistri
Bdeo. Società insurtech con sede a Madrid, fornisce servizi di realtà aumentata, intelligenza artificiale e video geolocalizzati per semplificare le procedure di denuncia dei sinistri. Per il 2019 l’obiettivo è di espandersi in Europa e in America Latina.
Snapsheet. Azienda di Chicago, fornisce agli assicuratori un servizio che consente ai clienti di denunciare digitalmente i sinistri: finora ha processato richieste per oltre 2 miliardi e mezzo di dollari. Per il 2019 il progetto è di internazionalizzare la piattaforma.
(originariamente pubblicato su EconomyUp)