Shift Technology, il nuovo unicorno francese che protegge dalle frodi

Grazie al suo ultimo round di investimenti, l’insurtech Shift Technology è diventato un unicorno. Ecco cosa fa, come funziona la sua tecnologia, e le prospettive per il futuro

Pubblicato il 19 Mag 2021

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Nel ricco panorama insurtech francese si fa strada un nuovo unicorno: Shift Technology, che poche settimane fa ha chiuso un round di investimenti di Serie D da 220 milioni di dollari (circa 183 milioni di euro). La sua valutazione ha così raggiunto e superato il miliardo di dollari.

Shift Technology si muove in campo Software as a Service (SaaS) e sfrutta l’intelligenza artificiale per salvaguardare le compagnie assicurative dal rischio di possibili frodi, con un’attenzione particolare per i processi automatizzati di sottoscrizione e gestione delle polizze.

Ecco come funziona Shift Technology, la tecnologia utilizzata e le prospettive per il futuro.

I servizi di Shift Technology

Shift Technology nasce a Parigi, in Francia, nel 2014 dall’idea di David Durrleman (attuale Cto), Eric Sibony (Cso, Chief Services Officer) e Jeremy Jawish (Ceo). Attraverso la sua suite di programmi SaaS la startup sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per aiutare le compagnie assicurative a evitare possibili frodi nei processi di sottoscrizione delle polizze, valutazione e compensazione dei sinistri, e gestione delle procedure finanziarie.

Secondo la non-profit americana Coalition Against Insurance Fraud, ogni anno negli Stati Uniti le frodi in campo assicurativo causano danni per 80 miliardi di dollari, e la crescente digitalizzazione dei processi potrebbe far lievitare i numeri. Allo stesso tempo, il settore basato sull’individuazione delle frodi in ambito assicurativo valeva 2,5 miliardi di dollari nel 2019, e potrebbe arrivare a 8 miliardi entro il 2024.

Dalla sua fondazione Shift Technology ha analizzato quasi 2 miliardi di polizze, rilevando potenziali frodi – come falsi incidenti, danni denunciati come nuovi ma in realtà già presenti, e documenti non più validi – con un livello di accuratezza del 75%. Per farlo la startup combina dati storici, immagini aeree e satellitari, scenari di possibile rischio e informazioni ottenute da partner esterni.

Oltre alla protezione contro le truffe, Shift Technology offre anche un servizio chatbot che permette di automatizzare la gestione dei sinistri in modo semplice e rapido, migliorando allo stesso tempo la customer experience.

Al momento la compagnia opera principalmente in campo danni e infortuni – ma ha in programma di espandersi presto nel mondo delle assicurazioni mediche – ed è attiva in 25 Paesi a livello globale. Tra i suoi clienti troviamo colossi come Generali France e la giapponese Mitsui Sumitomo.

Il futuro: l’hub francese per l’IA

Dalla sua fondazione, nel 2014, Shift Technology ha raccolto un totale di 320 milioni di dollari. Gli ultimi round hanno seguito un netto trend di crescita: dai 10 milioni di dollari raccolti nel 2016 ai 28 del 2017, fino ai 60 del 2019. L’ultimo round, di Serie D, è stato chiuso il 6 maggio scorso e ha permesso di raccogliere un totale di 220 milioni di dollari (183 milioni di euro) grazie anche alla partecipazione di investitori come Advent International, Accel, Iris Capital e General Catalyst.

La valutazione della compagnia ha così raggiunto il miliardo di dollari, permettendo a Shift Technology di affiancarsi ad Alan nel mondo degli unicorni insurtech francesi. Il Ceo Jeremy Jawish ha commentato la notizia usando toni che aprono a un futuro promettente: “Abbiamo appena iniziato a scoprire le potenzialità dell’IA e dell’automatizzazione applicate ai processi che guidano tutto il ciclo assicurativo” ha detto In un comunicato stampa rilasciato dall’azienda.

La startup impiega al momento 350 persone, e intende utilizzare i nuovi fondi per allargare il team: “Faremo molte assunzioni in Francia e alcune anche negli Stati Uniti” ha detto il Ceo. Lo scopo ultimo, poi, è creare il “più importante hub francese dedicato all’intelligenza artificiale nel settore assicurativo”, che impiegherà 300 persone entro il 2023.

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