Il settore insurtech italiano è in fermento e si prepara a raggiungere gli altri grandi Paesi europei per quanto riguarda investimenti, innovazione e dinamicità.
In particolare, il 2022 è stato un anno importante per le startup insurtech italiane con la prima quotazione in borsa: a raggiungere il traguardo è stata Yolo, arrivata alla quotazione in 5 anni dalla sua nascita. Chi potrebbe essere la prossima? Quattordici startup nate in Italia si sono distinte per i servizi offerti o i risultati raggiunti: ecco la lista delle compagnie insurtech da tenere d’occhio nel 2023, in ordine alfabetico.
Air
Air – Connected Mobility, nata nel 2014, opera nel settore della smart mobility: i servizi dell’azienda infatti “rivoluzionano l’esperienza automobilistica per i conducenti privati, ottimizzano la gestione dei veicoli per i clienti aziendali e realizzano nuovi modi di interpretare lo spazio e la mobility per gli enti pubblici”, si legge sul sito della startup. Il suo portfolio include servizi pensati per diverse tipologie di clienti, tra cui singoli utenti, aziende, meccanici e rivenditori.
Per quanto riguarda il settore insurance, la divisione MyInsurance di Air offre una serie di assicurazioni per auto – dai mezzi singoli alle flotte commerciali – innovative e digitalizzate, pensate per adattarsi in modo specifico alle esigenze di ogni cliente. Prima di sottoscrivere una polizza, infatti, gli utenti possono avvalersi di un servizio di consulenza personalizzata.
Axieme
Fondata nel 2016, Axieme inizia a ingranare nel 2018 quando viene selezionata da Digital Magics Spa, il primo acceleratore di progetti fintech/insurtech in Italia, per avviare un percorso di crescita tramite investimenti e collaborazioni con le principali aziende del settore. Oggi la compagnia ha chiuso sei round di investimenti, raccogliendo complessivamente 1,7 milioni di euro.
La startup collabora con diverse compagnie assicurative e offre un’ampia gamma di polizze: da quelle sulla vita, contro gli infortuni o per gli animali domestici alle assicurazioni su casa, auto, oggetti personali, ma anche rischi cyber e protezione legale per le aziende.
Uno dei suoi punti di forza è il sistema di giveback. I clienti di Axieme con esigenze simili, infatti, possono unirsi in piccoli gruppi e, allo scadere delle proprie polizze, ricevere un rimborso il cui importo varia in base al numero di sinistri avvenuti e all’ampiezza della cerchia di contatti.
Claider
La startup Claider opera come intermediario ed è specializzata, in particolare, nel settore del claim management. La sua piattaforma, infatti, aiuta gli utenti a compilare e inviare le domande per denunciare i danni coperti da una polizza e ottenere quindi la dovuta compensazione.
Il tutto avviene tramite l’app per mobile “Tap and Claim”, tramite cui i clienti possono collegarsi direttamente con la propria compagnia assicurativa, caricare immagini e documenti, compilare e firmare digitalmente il modulo di denuncia e ricevere notifiche riguardo all’avanzamento della pratica.
Nata nel 2018, l’anno successivo Claider ha vinto il premio come migliore Insurtech in Italia all’Italy Insurance Forum ed è stata semifinalista all’Acord Challenge di Londra, il premio d’ innovazione globale in insurance technology.
Coverzen
Attiva da fine 2021, l’insurtech italiana Coverzen nasce per supportare il processo di digitalizzazione degli intermediari assicurativi: i suoi servizi, dedicati ai professionisti del settore, sono infatti pensati per semplificare il processo di quotazione, personalizzazione e vendita di polizze per l’auto, la persona, i professionisti e le imprese.
La startup opera in modo completamente digitale e permette agli intermediari, tra le altre cose, di comparare rapidamente le migliori offerte disponibili sul mercato e soddisfare quindi le esigenze di ogni utente. Il tutto, poi, è controllabile tramite un unico portale che aggrega le operazioni chiave.
A gennaio 2022, pochi mesi dopo il lancio, Coverzen ha raccolto 500 mila euro con un round di investimenti pre-seed, un risultato promettente che rivela un ampio potenziale di crescita.
Cyberangels
Nominata ”Best Insurtech” agli Italian Insurtech Awards 2021, Cyberangels opera nel settore della protezione informatica basandosi sui concetti di misurazione, prevenzione e protezione.
Oltre a offrire polizze assicurative per le piccole e medie imprese, i servizi della startup permettono infatti di rilevare lo “stato di salute” di una compagnia e adottare comportamenti studiati ad hoc per evitare i rischi. Il procedimento è semplice: si parte con un’analisi di risk assessment gratuita, che offre suggerimenti per coprire eventuali buchi di protezione. I clienti che intendono proseguire e iscriversi alla piattaforma, poi, entrano in un programma di continuo monitoraggio e prevenzione.
A fine 2021 la prima raccolta fondi di Cyberangels in modalità crowdfunding ha toccato i 200 mila euro, il doppio dell’obiettivo iniziale.
Hlpy
Fondata a maggio 2020 a Milano e operativa dal 1° febbraio 2021, Hlpy vuole reinventare l’assistenza stradale, un processo che spesso oggi risulta essere tanto necessario quanto laborioso e frustrante.
La startup può contare su una piattaforma proprietaria che sfrutta l’intelligenza artificiale e il machine learning per superare i limiti e le inefficienze del percorso di assistenza, aiutando così assicuratori, case automobilistiche, società di noleggio e operatori specializzati ad offrire un servizio migliore ai clienti finali.
A poco più di un anno dal lancio la sua tecnologia è utilizzata da una rete di 2.800 mezzi di soccorso, duemila driver o meccanici e 600 centri di assistenza sparsi in tutta Italia. A febbraio 2022, poi, hlpy ha avviato una partnership strategica con Arval Italia, azienda attiva nel noleggio a lungo termine e nei servizi di mobilità sostenibile.
Insoore
La startup romana Insoore aiuta le compagnie assicurative e le aziende a ottimizzare il processo di gestione dei sinistri in caso di danni ad automobili, infrastrutture o immobili.
La sua tecnologia innovativa, in particolare, connette gli assicurati con una community di migliaia di esperti – soprannominati “Insoorers” – abilitati ad effettuare ispezioni video-fotografiche sia preventive, che quindi valutano lo stato di partenza di un determinato bene, che in seguito al verificarsi di un incidente.
Il modello soddisfa da un lato le compagnie, che così possono migliorare la customer experience e il claim management e incidere sul rischio frodi; e dall’altro gli assicurati, che ottengono risarcimenti in tempi più brevi rispetto al passato.
Attiva dal 2015, fino ad oggi Insoore ha raccolto investimenti per circa 3 milioni di euro (3,5 milioni di dollari).
Insurance4music
Tra le startup vincitrici di Open-F@b Call4Ideas 2021, Insurance4music è un intermediario digitale che offre soluzioni specifiche per i professionisti della musica, un settore spesso ignorato dalle compagnie tradizionali.
La startup, in particolare, permette sia ai professionisti che agli appassionati di assicurare i propri strumenti musicali tramite prodotti digitali personalizzabili: è sufficiente compilare un breve questionario online per ricevere un preventivo e consultare le diverse offerte disponibili, per poi sottoscrivere la polizza selezionata direttamente tramite l’app. La compagnia offre anche un servizio di assicurazione per concerti, eventi e spettacoli pensato per chiunque operi nel settore dell’intrattenimento.
Attiva da pochi mesi, la piattaforma di Insurance4music ha già raccolto circa duemila interazioni, distribuito un migliaio di preventivi e stipulato 200 polizze.
Mioassicuratore
Mioassicuratore.it si definisce come “il primo broker di assicurazioni completamente online.” Il sito opera infatti come un aggregatore digitale che compara le polizze e i servizi offerti da diverse compagnie, permettendo ai clienti non solo di scegliere l’offerta migliore in base alle proprie esigenze, ma anche di acquistarla direttamente sulla piattaforma della startup.
Il sistema copre un’ampia gamma di polizze, da quelle su auto e barche alla responsabilità civile professionale, passando per assicurazioni sanitarie, sulla vita, su viaggi e trasporti fino ad arrivare alle coperture legali per le aziende.
Fondata a Roma ormai sei anni fa, nel febbraio 2022 il sito di Mioassicuratore.it collabora con 32 agenzie assicurative esterne, conta più di 500 mila utenti registrati e ha emesso quasi 30 mila polizze. A dicembre 2021, inoltre, la startup ha chiuso una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd raccogliendo circa 1,25 milioni di euro, un nuovo record per il settore.
Neosurance
Neosurance è nata a Milano nel 2016 da un’idea di Andrea Silvello e Dario Melpignano. La startup opera in modalità B2B: la sua piattaforma digitale sfrutta tecnologie all’avanguardia, dal machine learning all’analisi avanzata dei dati, e permette alle compagnie assicurative di offrire ai clienti le polizze giuste al momento giusto. “Possiamo aiutarti a fornire la migliore esperienza assicurativa ai tuoi clienti, dove e quando questa è più importante” si legge infatti sul sito della startup.
Tutte le sue polizze sono quindi estremamente flessibili e personalizzabili in base alle esigenze degli utenti e alle situazioni in cui si trovano.
In circa sei anni di attività Neosurance ha raccolto investimenti per circa due milioni di euro in quattro diversi round, l’ultimo dei quali chiuso ad aprile 2020 per 1,1 milioni di euro. La startup ha avviato collaborazioni con diverse realtà, da SportClubby per le micropolizze per lo sport ad Enel, con servizi smart per la casa, ed Axa, con cui nel settembre 2021 Neosurance ha sviluppato un prodotto specifico pensato per i malati oncologici.
Tiassisto24
Attiva nel settore della mobilità, Tiassisto24 offre una serie di micro-servizi “driver-centric” per la gestione dei veicoli: da strumenti per gestione di scadenze e documenti a tagliandi, assicurazioni, multe, pagamenti online e servizi complementari di soccorso stradale, tutela legale e recupero dei punti della patente.
Per quanto riguarda in particolare il mondo insurance, la sua piattaforma digitale funziona come aggregatore e permette di ricevere preventivi personalizzati da parte di oltre 30 compagnie. Fondata nel 2014, Tiassisto24 ha finora chiuso tre round di investimenti raccogliendo circa 500 mila euro.
Wallife
Fondata nel 2021, Wallife si muove in aree estremamente innovative, al confine tra scienza e sicurezza: i dati biometrici, la genetica e il biohacking. La startup punta infatti a proteggere i clienti per tutto l’arco della vita, e per farlo è pronta a studiare tipologie di rischio oggi ancora sconosciute.
Le polizze di Wallife tutelano per esempio “l’unicità e il valore” dei dati biometrici di ogni utente, proteggendo l’identità digitale e l’accesso agli account online. Per quanto riguarda la genetica, invece, i prodotti sono pensati per proteggere “dai rischi della conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale”.
Ad agosto 2021, pochi mesi dopo il lancio, la startup ha raccolto 4,3 milioni di euro (4,8 milioni di dollari), aggiudicandosi il sesto posto in Europa nel settore insurtech per valore del round di investimento seed secondo la classifica del sito Crunchbase.
Wesmarti
Green, open e smart: sono questi i presupposti di Wesmarti, startup insurtech innovativa che punta ad avvicinare compagnie assicurative e distributori tramite un ecosistema aperto a “tutti gli attori che possono contribuire ad affrontare e risolvere un problema”.
La sinergia tra gli stakeholders, le parti coinvolte, è infatti alla base dell’idea di Wesmarti: compagnie assicurative, riassicuratori, broker e distributori, ma anche regolatori e istituzioni accademiche. In questo modo, la startup si presenta come un marketplace virtuale in cui domanda e offerta possono incontrarsi. Tutti gli scambi, inoltre, avvengono tramite la tecnologia blockchain, che garantisce rapidità, riservatezza e sicurezza.
Widegroup
Nata nel 2016, Widegroup si concentra sulla digital transformation dell’intermediazione assicurativa, con l’obiettivo di automatizzare i processi e rendere il flusso di lavoro più rapido e intuitivo.
La compagnia ha trattato fino ad ora più di 72 mila rischi, gestisce una rete di 20 mila clienti e collabora con 145 aziende partner. I suoi servizi sono pensati per applicarsi a una vasta platea di settori, dal mondo corporate a quello del lusso, passando per i servizi alla persona, i trasporti, il terzo settore e la sanità. Widegroup ha ricevuto il titolo di “Broker più innovativo” agli Italian Insurtech Awards 2020.
Articolo originariamente pubblicato il 07 Mar 2022