Il colosso insurtech cinese ZhongAn prepara l’espansione internazionale

Il più imponente fondo d’investimento tecnologico al mondo, il giapponese Softbank Vision Fund, stringe un accordo con la startup ed è pronto a investire 100 milioni di dollari. Obiettivo? Portare la tecnologia e il modello ZhongAn all’estero, cominciando proprio dai mercati asiatici

Pubblicato il 03 Set 2018

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La Cina non basta più a ZhongAn, società insurtech cinese nata nel 2013, che è riuscita in breve a conquistare diversi primati.

Lanciata nell’ottobre 2013 da Alibaba Group, Ping An Insurance Company e Tencent come la prima Compagnia cinese ‘online only’, ha saputo conquistare con un portafoglio di oltre 200 prodotti un nuovo segmento di clienti, costituito da Millennial e piccoli commercianti. E’ una società più tecnologica che assicurativa, basti pensare che dei suoi 1.700 impiegati, il 52% è in area tecnologia e solo il 5% è in area vendita. Grazie a questa sua caratteristica, che le ha permesso di conoscere molto bene i suoi clienti facendo leva sui big data, è riuscita a ripensare il prodotto assicurativo, puntando in particolare sulle micropolizze. Alcune di queste ritagliano rischi specifici dalle polizze standard, ad esempio l’assicurazione contro malattie come il cancro o il diabete; altre sono legate ai rischi connessi con l’ecommerce (restituzione prodotti, danneggiamenti, ecc); altre ancora sono quasi folli rispetto a una visione assicurativa tradizionale, ad esempio, durante i Mondiali del 2014, Zhong An ha offerto ai tifosi “l’assicurazione hooligan” al prezzo di $ 0,45 per coprirli per spese mediche da schermaglie con tifosi di squadre avversarie.

Recentemente ZhongAn ha anche lanciato in Cina una piattaforma SaaS destinata alle altre Compagnie assicurative, ha reso noti i propri progetti in ambito blockchain, e ha presentato i risultati del primo semestre 2018 che la vedono avanzare di ben 5 posizioni rispetto al 2017 nello scenario insurance cinese e conquistare il 13° posto sul mercato. Un risultato straordinario se si pensa che si tratta di una startup con 5 anni di vita.

Un’altra chiave del successo di questa insurtech è il suo modello di distribuzione basato su una rete di partner: ZhongAn non è un marchio consumer, le sue vendite sono state generate da una rete di circa 200 “partner ecosistemici”, tra cui Alibaba e Tencent, che sono anche azionisti.

In pochi anni ha raggiunto una valutazione di oltre 11 miliardi di dollari, determinata anche dalla sua quotazione in Borsa (quella di Hong Kong) a settembre 2017, con una IPO in cui ha raccolto $ 1,5 miliardi. Ciò l’ha resa la sesta azienda fintech più preziosa al mondo (dopo PayPal, Square e Stripe), sebbene il suo percorso non sia stato del tutto stabile e i primi approcci ai mercati internazionali non siano stati soddisfacenti, come commenta Techcrunch.

Ma certamente l’arrivo di oltre cento milioni di dollari di nuove risorse, a tale cifra dovrebbe ammontare il nuovo investimento di Softbank Vision Fund (il più grande fondo d’investimento venture capital mondiale), daranno una grande spinta a ZhongAn International, la sussidiaria di ZhongAn creata per gestire l’espansione internazionale della startup cinese.

Attraverso l’operazione, SoftBank prevede di utilizzare la tecnologia di ZhongAn e la sua rete per espandersi in “molteplici mercati” in Asia, anche se non è stato ancora reso noto in quali Paesi o con quali tempistiche avverranno i potenziali lanci.

“Siamo lieti di annunciare questa partnership che ci permetterà di esplorare modi nuovi e innovativi per servire più aziende e clienti al di fuori della Cina. SoftBank è un importante partner commerciale e crediamo che questa collaborazione rafforzerà in modo significativo le nostre attività nel campo delle soluzioni tecnologiche”, ha dichiarato Jeffrey Chen, CEO di ZhongAn Online.

In particolare, riporta Reuters, SoftBank sarà proprietario del 51% della nuova entità che mira a vendere la tecnologia dell’azienda cinese alle aziende finanziarie e sanitarie dell’ area Asia-Pacifico. ZhongAn avrà la restante partecipazione del 49%, che parte con un capitale iniziale di 200 milioni di dollari.

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