I disastri naturali sono un evento che sempre di più incide non solo nella vita delle persone ma anche nel mondo assicurativo. Alluvioni, uragani, tornado, sono purtroppo diventati fenomeni frequenti in moltissime aree del mondo, compresa l’Europa, e di conseguenza cresce anche in ambito assicurativo la necessità di gestire le richieste di risarcimento danni promosse da privati e aziende colpiti da tali eventi.
Tale processo di risarcimento danni comincia sempre con la valutazione (la perizia) del danno.
In un articolo scritto per l’HuffPost Tech, il Ceo di InGuard Parker Beauchamp, ereditiero di un impero familiare nelle assicurazioni da 150 anni, descrive come l’intervento e l’utilizzo di droni può diventare il miglior alleato dei periti incaricati di valutare i danni, sopratutto nelle circostanze di eventi disastrosi talmente importanti da aver compromesso vie di comunicazione e accesso ai siti colpiti. L’unico limite a questo utilizzo è in questo momento la FAA (Federal Aviation Administration) che negli US pone ancora parecchi limiti all’utilizzo dei droni in ambito commerciale.
Secondo Beauchamp, in futuro l’utilizzo dei droni nel settore assicurativo sarà molto più esteso e si potranno avere applicazioni anche in ambiti diversi da quelli estremi dei disastri naturali, come l’ispezione di siti aziendali e abitativi, o addirittura l’intervento in tempo reale sul luogo di un incidente automobilistico.
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