Arriva una nuova iniezione di fondi per wefox, l’unicorno insurtech tedesco valutato 4,5 miliardi: Deutsche Bank e UniCredit hanno concesso un nuovo finanziamento di debito da 55 milioni di euro.
Non è la prima operazione che tratta fondi di debito: già il precedente round da 110 milioni di euro, ottenuto a maggio 2023, era costituito da una parte di equity ed una di debito da J.P. Morgan e Barclays, entrambe per 55 milioni.
“Portare la nostra azienda da un periodo di ipercrescita a uno di crescita redditizia in un breve lasso di tempo è una sfida complessa. Ci ha costretto a fare scelte difficili e a fare un passo indietro rispetto a diversi progetti innovativi che mi stavano a cuore” è stato il commento del CEO Julian Teicke su LinkedIn. Recentemente, infatti, wefox ha annunciato la scelta di ritirarsi dalla vendita diretta di polizze RC Auto in Italia e anche in Germania, per focalizzarsi interamente sul supporto agli intermediari e ai partner affinity tramite la sua piattaforma tecnologica. “Nonostante queste decisioni difficili, la dedizione per adattarsi alle realtà del mercato è stata fondamentale”.
Che cos’è wefox
Nata nel 2015 e arrivata in Italia nel 2022, wefox è tra i principali unicorni insurtech europei, con 1,5 miliardi di euro raccolti e uffici in 8 paesi.
Il suo modello è basato su consulenti specializzati che possono aiutare i clienti a scegliere la polizza migliore e gestire al meglio tutte le opzioni appoggiandosi alla sua piattaforma tecnologica, nonché su una solida rete di partnership con altri attori dell’ecosistema assicurativo.
wefox: la storia dell’insurtech tedesco che sta conquistando l’Europa
wefox, come funziona il nuovo finanziamento e a cosa servirà
L’accordo è strutturato secondo una formula di debito convertibile, il che significa che il debito verrà convertito in capitale quando wefox raccoglierà nuovamente fondi. Per ora quindi, la sua valutazione rimane a 4,5 miliardi di euro.
I fondi verranno utilizzati per accelerare i piani di espansione globale e raddoppiare le operazioni di M&A.
Articolo originariamente pubblicato il 08 Nov 2023