L’unicorno svedese Klarna è stata una delle prime aziende nel settore buy now pay later (compra ora paga dopo), che spinto dalla pandemia è esploso nel 2020.
Questo settore nascente, basato sul concetto di new convenience, risponde alla domanda per una esperienza di acquisto più facilmente adattabile ai propri scopi, desideri e situazioni, senza il vincolo del pagamento immediato, che si sta affermando nel mondo dei pagamenti nel 2021.
In questo stesso ambito sono attive altre startup come l’australiana Afterpay o l’italiana Scalapay: consentono di pagare a rate un prodotto, o di testarlo per poi decidere quando pagare. Ci sono anche applicazioni di questo settore ai servizi, come nel caso della londinese Fly Now Pay Later, che consente il pagamento dilazionato per l’acquisto di un biglietto aereo.
Klarna, oltre che pioniera, è la punta di diamante del buy-now-pay-later: grazie al suo ultimo finanziamento da 1 miliardo di dollari, è ora il primo unicorno europeo per valutazione e il secondo al mondo nel fintech, con una valutazione di 31 miliardi di dollari.
Klarna, fondata nel 2005 a Stoccolma da Sebastian Siemiatkowski, Niklas Adalberth e Victor Jacobsson, nasce con l’obiettivo di rivoluzionare l’esperienza di pagamento sia per gli acquirenti sia per i commercianti, offrendo ai consumatori online l’opzione di pagare subito, o di posticipare il pagamento nel tempo.
Dopo una partenza faticosa, la startup cresce rapidamente e nel 2011 è già definita dal Telegraph come una delle aziende tecnologiche più promettenti.
Klarna è ora un unicorno fintech attivo in 17 paesi e ha oltre 250mila partner al dettaglio, tra cui Macys, Etsy, Sephora, Ralph Lauren e Urban Outfitters. Dal suo precedente round di settembre 2020, il suo valore si è praticamente triplicato.
Pare che Klarna sia ora tra le aziende tecnologiche europee pronte a lanciare un’IPO per quotarsi in borsa.