Viasat, l’azienda attiva a livello europeo nell’offerta di sistemi di sicurezza satellitari, è già da qualche tempo impegnata nell’offerta di soluzioni (basate su utilizzo di scatola nera) alle imprese assicurative che consentono alle stesse di implementare nuovi modelli di business articolati e personalizzabili come il Pay Per Use o il Pay As You Drive.
In occasione dei Digital360 Awards, il contest promosso da gruppo Digital360 per promuovere l’innovazione digitale in Italia, Viasat ha presentato (ed è arrivato in finale) per un progetto di innovazione tecnologica sviluppato insieme a Wiit, l’azienda che eroga servizi di hosted private and hybrid cloud, e volto a soddisfare le nuove esigenze del mercato assicurativo, in grande accelerazione negli ultimi anni.
Il progetto ha previsto l’implementazione di piattaforme cloud che rispondessero all’esigenza di gestire ed elaborare reportistica da big data in tempo reale e alla necessità di costruire una piattaforma integrata di servizi per l’utente finale basati sull’intelligenza artificiale; inoltre è stata creata una piattaforma di test di nuove soluzioni che garantisse elevata scalabilità e disponibilità di risorse.
Nello specifico è stata realizzata una soluzione in grado di:
- sviluppare un modello IT on-demand con servizi modulabili per la gestione dell’evoluzione del servizio nel tempo;
- ospitare tutta la crescita futura e le nuove aziende acquisite da Viasat in modo rapido e sicuro utilizzando i datacenter di Wiit e facendo leva per le componenti più critiche, sulla sicurezza del data center Tier IV di Milano;
- garantire la semplificazione delle architetture e potenziare il percorso di trasformazione progressiva delle piattaforme proprietarie;
- facilitare l’accesso a un ampio ventaglio di tecnologie di livello enterprise per assicurare alte prestazioni e performance in maniera modulare secondo le necessità operative e garantire le performance delle nuove tecnologie sviluppate da Viasat;
- razionalizzare i costi anche in ottica di total cost of ownership.Il progetto è partito a gennaio di quest’anno e nei primi 3 mesi ha coinvolto 100mila dispositivi, a fine anno si arriverà a 500mila.
Tra le particolarità di questa soluzione, vi è un modello di pricing non basato su KPI tecnologici generici (processori, RAM, throughput, storage, elaborazioni al secondo), ma su indicatori di performance di business. Il fine era permettere a Viasat di abilitare un modello di business in cui i costi sottostanti seguissero in maniera speculare i ricavi.
(Fonte: ZeroUno)
Articolo originariamente pubblicato il 22 Lug 2019